Il terrazzo naturale sul quale sorge Sorrento e le località limitrofe, paesaggio celebrato da poeti e pittori, è costituito dai prodotti dell’eruzione più catastrofica del Mediterraneo, chiamata Ignimbrite Campana, eruttata circa 39000 anni fa, il cui centro eruttivo è ubicato nei Campi Flegrei. I prodotti vulcanici eruttati si sono andati ad incastonare tra i calcari molto più antichi riempendo il Paleogolfo di Sorrento.
La parete affiorante a Punta Scutolo (Meta) espone gli strati calcarei e dolomitici del Cretaceo che si possono osservare comodamente lungo la strada statale. Tali depositi, oltre a formare l’ossatura dell’intera penisola, formano anche numerosi scogli e piccole isole presenti lungo la fascia costiera sorrentina. Su queste rocce se ne alternano altre di origine vulcanica costituite da tufi e piroclastiti legati all’attività del Somma-Vesuvio e dei Campi Flegrei. Infatti, l’intera fascia, tra Meta e Capo di Sorrento, è stata colmata dall’accumulo di una potente formazione tufacea che la rende perfettamente spianata (la Piana di Sorrento)
Nelle rocce che affiorano in questa zona è possibile osservare sezioni naturali di grandi gusci di fossili, le Rudiste. Sono fossili di molluschi bivalvi estinti, dalla conchiglia spessa ed ineguale, presenti sul nostro pianeta dal Giurassico, tra i 200 e 150 milioni di anni fa circa, fino a raggiungere il loro apice nel Cretaceo, tra i 150 e 65 milioni di anni fa, per estinguersi alla fine di questo periodo. Erano bivalvi bentonici fissi, ovvero vivevano a stretto contatto con il fondo marino o fissati ad un substrato solido.
Il video descrive ciò che è accaduto 39000 anni fa, durante l'eruzione dell'Ignimbrite Campana. La prima fase è contraddistinta dalla formazione della colonna eruttiva, con la messa in posto di prodotti piroclastici nell'areale flegreo. La seconda fase, invece, è caratterizzata dal collasso della colonna e la formazione di una nube piroclastica (detta anche colata piroclastica). Se abbastanza grande e veloce, la colata può percorrere svariati chilometri e addirittura non fermarsi se incontra l'acqua del mare. Infatti, quando la colata incontra l'acqua, abbiamo deposizione del materiale più pesante, ma le alte temperature della nube farebbero evaporare l'acqua aumentandone la velocità. Tali condizioni erano analoghe 39000 anni fa, in cui la nube ardente ha attraversato il paleogolfodi Napoli, fino a depositarsi tra i calcari più antichi di Meta.
L'arretramento della falesia inizia quando l'erosione crea un solco alla base della scogliera ripida, causata dal moto incessante delle onde del mare.Il solco avanza finché il peso della scogliera non supera la forza della roccia. Quando ciò accade, la gravità determina il crollo della parete. Di solito, la falesia si stacca lungo dei "joints" (fratture), che fungono da piani di debolezza.Con il passare degli anni, le rocce crollate vengono ridotti in "pezzi" sempre più piccoli, dalla forza delle onde, i quali vengono trasportati via.
Earth: Portrait of a Planet, 4thEdition
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