Seismic Educational

I meccanismi focali dei terremoti

L’animazione mostra come i sismologi individuano i meccanismi focali dei terremoti, cioè  il tipo, la direzione del movimento e l’orientazione del piano di faglia che scatena il sisma.  Essi vengono in genere rappresentati col tipico diagramma a “pallone da spiaggia”.
0.24 sec: com’è noto, esistono 3 basici tipi di faglie: normali (dirette, distensive), inverse (compressive) e trascorrenti (movimenti orizzontali destri o sinistri per semplificare). Per l'elaborazione si analizzano i primi arrivi delle onde P, guardando se il picco è verso l’alto (compressione) o verso il basso (dilatazione), delle varie stazioni distribuite sulla superficie in prossimità dell’evento.
1.00 sec: una volta individuato l’epicentro, si divide in quadranti l’area. Dove c’è compressione inziale il quadrante è identificato dai “+”, mentre dove c’è dilatazione iniziale i “-“. In questo modo si costruiscono i 2 piani coniugati possibili della direzione del piano di faglia e i 2 possibili movimenti, ma uno solo sarà quello reale.
2.00 sec: l’ambiguità sarà risolta dalla geologia, cioè dalle conoscenza storica e tettonica dell’area, delle faglie già esistenti o dalla dinamica in atto presumibile.
2.22 sec: vari esempi di faglie trasformi: Sant’Andrea, creste medio-atlantiche e ricostruzioni dei campi di sforzo da stazioni terrestri.
4.50 sec: Esempi di faglie dirette (orientazione prevalente verticale, normali). La compressione risulta nelle zone esterne rispetto all’epicentro. Se i 2 blocchi  a contatto scivolano e si allontanano tra di loro ci sarà compressione ai bordi e distensione lungo la faglia al centro.
5.40 sec: Faglie compressive (inverse). Viceversa, quando c’è compressione e scontro tra 2 placche, una di loro tende a salire rispetto all’altra, quindi il meccanismo focale risulta di tipo compressivo al centro del “pallone” cioè in prossimità della faglia (ipocentro/epicentro)
 

Amplificazione e liquefazione di edifici su differenti bedrocks


Animazione molto carina che mostra l'arrivo e l'impatto delle onde P, S e superficiali in 3 edifici ravvicinati. Il movimento degli edifici, ovviamente esagerato, rispecchia il moto al suolo registrato dai sismogrammi. Il 4° edificio sulla spiaggia mostra invece l'effetto di liquefazione dei sedimenti sottostanti. L'animazione termina con i sismogrammi reali degli edifici su bedrock e sedimenti.

Liquefazione e affondamento edificio


Animazione che mostra come la liquefazione di sedimenti compattati nella zona di San Francisco ha portato alla inclinazione delle case durante il terremoto del 1906, in particolare una casa vittoriana. Essa poggia su depositi palustri che sono stati coperti da materiali di riempimento alla fine del 1800. Lo scuotimento (shaking) sismico ha prodotto la liquefazione del riempimento tale da fargli perdere le sue capacità portanti.

Effetto Sand - boils ("ribolliture di sabbia")


Sabbie sature d'acqua possono eruttare alla superficie per formare vulcani di sabbia. Il terreno circostante si frattura e rompe.

Componenti del sismogramma


L'animazione mostra il movimento delle 3 componenti di base dell'onda sismica (P, S e superficiali) e il loro effetto su un edificio.
I 3 sismogrammi prodotti mostrano come l'onda P è più visibile sulla componente verticale mentre l'ampiezza dell'onda S è più accentuata sulle componenti orizzontali (N-S, E-W)

Fonte: www.iris.edu

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