Mineralogia Applicata
Sono rivolte alla valorizzazione delle risorse minerarie italiane con particolare riguardo a minerali e rocce industriali. In questo settore sono presenti più linee di ricerca principali. Studio dei depositi piroclastici (italiani in particolar modo ma anche esteri) interessati da processi di mineralizzazione secondaria che hanno portato alla formazione di minerali di elevato interesse industriale. In questo ambito sono stati ricostruiti i meccanismi genetici delle zeoliti in alcune delle più importanti formazioni italiane ed in particolare il Tufo Giallo Napoletano, l’Ignimbrite Campana, il Tufo Giallo della Via Tiberina e le vulcanoclastiti della Sardegna settentrionale; per quanto riguarda i depositi esteri, sono state studiate le piroclastiti delle isole Canarie, dell’Eifel (Germania) e del Messico. Più di recente un importante filone di ricerca è stato indirizzato allo studio dei processi post-deposizionali avvenuti nell’isola di Surtsey (Islanda) a carico dei depositi vulcanici dell’isola, inserito in un progetto internazionale dell’ICDP (SUSTAIN, http://www.icdp-online.org/projects/world/europe/surtsey/details/).
Tutti questi studi hanno permesso di dimostrare che la zeolitizzazione di depositi riconducibili a meccanismi deposizionali di tipo colata piroclastica o, più genericamente, da flusso non può essere ricondotta a uno dei sei modelli genetici proposti da Mumpton (1979) e che per una corretta interpretazione è necessaria l’acquisizione di dettagliate informazioni geologiche, vulcanologiche oltre che naturalmente mineralogiche. Di pari passo sono state condotte ricerche a carattere cristallochimico per approfondire anche le conoscenze mineralogiche strutturali delle zeoliti di alcuni depositi sopramenzionati.
Impiego di zeolititi in settori di interesse tecnologico.
In particolare, è stata dimostrata la possibilità di utilizzare i tufi della Campania, a phillipsite e chabazite, quali ammendanti nei suoli ed apportatori di potassio. Particolare attenzione è stata rivolta alla possibilità di impiego di tali materiali nel comparto ceramico, sia quali fondenti in sostituzione parziale dei tradizionali e più costosi feldspati, sia quale materia prima per la preparazione di aggregati leggeri espansi (LWA). Quest’ultima metodologia è stata infine estesa al recupero di rifiuti del comparto lapideo per la produzione di LWA per il confezionamento di calcestruzzi alleggeriti strutturali.
Impiego di zeolititi nel comparto farmaceutico.
La collaborazione intrapresa con il Dipartimento di Chimica Farmaceutica dell’Università di Pavia in passato e più di recente con i dipartimenti di Ingegneria chimica, dei Materiali e della Produzione industriale e di Farmacia della Federico II nell’ambito di un finanziamento PRIN, ha consentito di dimostrare che le rocce ad alto tenore di zeolite possono essere impiegate quale cation-releasing-carrier per antibiotici in applicazioni topiche. E’ stato dimostrato, infatti, come sia possibile utilizzare zeolititi a clinoptilolite prevalente, quindi di un materiale a basso costo, quale carrier inorganico capace di cedere ioni Zn2+ scambiandoli con quelli contenuti nell’essudato traspirante attraverso l’epidermide. Ciò al fine di trarre vantaggio dall’azione coadiuvante dello zinco quando applicato insieme ad un antibiotico (eritromicina) nella terapia anti-acne.
Impiego di zeolititi nel settore ambientale
Le ricerche recenti sono dirette principalmente alla depurazione di reflui di centrali nucleari e alla successiva inertizzazione dei materiali contaminati ed alla valutazione del rischio indotto nell’alimentazione animale da mangimi a base di prodotti minerali.
Collaborazioni:
Dr. Marie D. Jackson, Utah University, USA
Prof. Magnus T. Gudmundsson, Icelandic University, Iceland
Dr. Tobias B Wiesenberger, Iceland Geological Survey, Iceland
Prof. A. Langella, dr. M. Mercurio: Dipartimento di Scienze per la Biologia, la Geologia e l'Ambiente Università del Sannio di Benevento
Prof. R. Laviano: Dipartimento Geomineralogico Università di Bari;
Prof. D. Gatta: Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Milano
Prof. D. Bish.: Geology Department, Indiana University Bloomington (USA)
Dott. M. Dondi, dott. C. Zanelli: Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici, CNR-ISTEC;
Enti e Società con le quali si collabora:
Italiana Zeoliti Pigneto (MO),
CNR- ISTEC, Faenza
CBC Minerali, Vignola, (MO)
Istituto Internazionale del Marmo (MI) Ing. P. Marone;
Marmomacchine (MI) Ing. P. Marone;