Paleobiologia

Figura iniziale Di Maio
Esplorazione geofisica e modellazione di fenomeni di rischio naturale
Gruppo di ricerca

Strutturati: Rosa Di Maio, Mauro La Manna, Umberto Riccardi

Non strutturati: Eleonora Vitagliano, Claudio De Paola, Rolando Carbonari, Payal Rani, Rosanna Salone, Roberto Manzo

L'attività di ricerca si articola in due filoni principali:

  • esplorazione del sottosuolo per lo studio di strutture geologiche e/o antropiche superficiali e profonde;
  • modellazione di fenomeni di origine naturale (o antropica) per la determinazione di scenari di pericolosità nell'ambito del rischio sismico, vulcanico, idrogeologico e di contaminazione di suoli e falde.

Per quanto riguarda l'esplorazione del sottosuolo, l'attività di ricerca si focalizza principalmente sull'utilizzo di metodi di prospezione geoelettrica ed elettromagnetica per la caratterizzazione delle sorgenti di anomalia in diversi ambiti applicativi, mentre la modellazione di fenomeni di origine naturale e/o antropica si sviluppa sia attraverso l'integrazione e l'interpretazione di dati di diversa natura sia attraverso l'utilizzo di metodi numerici della geofisica e della fisica statistica.

 Principali temi di ricerca:

  • Rilievi geofisici (geoelettrica, magnetometria, GPR, FDEM, TDEM) applicati a problematiche idrogeologiche, ingegneristiche, geo-ambientali e archeologiche
  • Tecniche di misura e interpretazione integrata di dati di microgeofisica (geoelettrica, GPR) e termografici per la stima dello stato di conservazione di strutture architettoniche
  • Metodologie di inversione di dati geofisici, basate su tecniche di analisi spettrale e di ottimizzazione globale, per la completa definizione e caratterizzazione delle sorgenti di anomalia
  • Effetti elettrosismici per l’individuazione di possibili precursori di eventi sismici o vulcanici
  • Simulazione di fenomeni naturali complessi (i.e., frane ed eruzioni vulcaniche) attraverso modelli di criticità auto-organizzata e automi cellulari
  • Modelli idro-geofisici per la stima di contaminazioni di suoli e falde e simulazione della propagazione di fluidi contaminati
  • Modelli di velocità e di attenuazione da registrazioni di rumore sismico in ambiente vulcanico
  • Modellazione e monitoraggio dei fenomeni di deformazione superficiale del suolo attraverso l’integrazione di dati geodetici (GPS, SAR), geologici, idrologici e climatici
  • Modellazione e simulazione della dinamica di sistemi idrotermali e geotermici attraverso misure magnetotelluriche e gravimetriche in continuo.

Collaborazioni nazionali:

  • Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, Università di Padova
  • Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università di Padova
  • Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università di Pavia
  • Dipartimento di Matematica e Fisica, Università Roma TRE
  • Dipartimento di Fisica, Università di Napoli Federico II
  • Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, Università di Napoli Federico II
  • Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università di Napoli Federico II
  • Dipartimento di Fisica E. Caianiello, Università di Salerno
  • Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali, Università di Cagliari
  • INGV Sezione Osservatorio Vesuviano di Napoli
  • Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale, Servizio Geologico d’Italia

Collaborazioni internazionali:

  • Department of Environmental and Natural Resources Engineering, Technological Educational Institute of Crete, Chania, Crete, Greece
  • School of Environmental Engineering, Technical University of Crete, Crete, Greece
  • Deltares, Institute for Applied Research in the Field of Water and Subsurface MH Delft, The Netherlands
  • Department of Earthquake Engineering, Tarbiat Modares University, Tehran, Iran
  • College of Earth, Ocean, and Atmospheric Sciences, Oregon State University, Corvallis, Oregon
  • École et Observatoire de Sciences de la Terre, University of Strasbourg, France
  • Institute de Physique du Globe, Strasbourg, France
  • Grupo de Investigación Geodesia de la Universidad Complutense de Madrid, Madrid, Spain
  • GFZ German Research Centre for Geosciences, Potsdam, Germany
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Fig.1. Ricostruzione di sezioni geologiche sulla base dei risultati di indagini geoelettriche condotte su di un versante del Mt. Faito (Napoli) in un'area a rischio debris-flow.
 
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Fig. 2. Correlazione tra dati geoelettrici e idrogeologici.

 

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Fig. 3. a) Mappa del Potenziale Spontaneo nell'area del Mt. Somma-Vesuvio (Napoli); b) volume dei dati invertiti.

 

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Fig. 4.Modello di velocità 1D per l’isola d’Ischia (Napoli) utilizzando il campo d’onda diffuso del rumore sismico (c). Risultati dell'inversione congiunta dei dati di dispersione (a) e rapporto spettrale H/V medio (b).

 

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Fig. 5. Simulazione della risalita di CO2 lungo una zona di faglia attiva.

 

esplor geof6Fig. 6. Registrazione gravimetrica acquisita al Vesuvio (curva blu) e segnale residuo (curva rossa) dopo rimozione delle variazioni di gravità dovute alle maree e agli effetti meteo-marini.

 

 
 
Imaging ed inversione di dati geofisici

Staff: Pier Paolo Bruno, Maurizio Fedi, Giovanni Florio, Valeria Paoletti

Dottorandi, Borsisti e Cultori della Materia: Jamaledin Baniamerian, Yemane Equbamariam, Maurizio Milano, Ivano Pierri, Andrea Vitale, Diego takahasci


Questo filone di ricerca si concentra sull'interpretazione e/o sull'inversione congiunta di grandi set di dati geofisici multivariati, un argomento chiave per l'industria petrolifera e per la riduzione dei rischi geologici. Per questo compito utilizziamo tecniche di apprendimento automatico (machine-learning), algoritmi di inversione 3D e metodi di imaging rapido. Il nostro impegno in questo interessante settore risale agli anni '90 e attualmente continuiamo il nostro coinvolgimento con collaborazioni attive con l'industria (ENI) e altre università (come DTU, Danimarca) e sviluppando nuovi algoritmi volti a stimare la distribuzione nel sottosuolo delle sorgenti di anomalia geofisica, come la velocità dell'onde P e S, la densità, la suscettività magnetica e la resistività elettrica. I dettagli sui temi che rientrano in questo argomento di ricerca sono elencati di seguito,

Sviluppo di algoritmi originali e software:

  • Trasformata di wavelet continua e discreta e analisi multi-risoluzione applicata alla residua localizzazione di potenziali campi;
  • Analisi spettrale multidimensionale;
  • Metodi multiscala per la stima automatica dei parametri di sorgente dei campi di potenziale, del campo di deformazione e del campo EM a bassa frequenza;
  • Analisi degli edge di dati geofisici per studi strutturali;
  • Analisi frattale e multi-frattale di dati geofisici;
  • Imaging di campi di potenziale: migrazione, DEXP e algoritmi di correlazione ( 1-2);
  • Metodi a grande scala di inversione 3D lineare e non lineare (vincolata) di dati di gravità, magnetici e resistività, quali: Inversione di campi di potenziale non omogenei, Inversione auto-vincolata e Focusing, Inversione congiunta di dati geofisici, Algoritmi per determinare la risoluzione in profondità dei modelli di inversione (Depth Resolution Plot);
  • Machine Learning applicato alla interpretazione automatizzata di dati multivariati ( 3) e alla modellazione ed interpretazione dei campi di potenziale;
  • Imaging di dati CSEM;
  • Inversione di dati AEM time-domain.

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Fig. 1. Analisi di profondità su diapiri nel bacino di Nordkapp tramite il metodo DEXP (Fedi & Pilkington, 2012) applicato a dati magnetici (Fedi, Florio e Paoletti, 2014).

 

invers geof2Fig. 2. Interpretazione dell’anomalia gravimetrica dell’area Vulcanica Campana. In alto: campo gravimetrico. In basso: immagine DEXP delle sorgenti delle anomalie (Fedi et al., 2018

 

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Fig. 3. Confronto tra i risultati ottenuti dagli algoritmi K-mean e SOM su tre set di dati geofisici acquisiti nel cratere Solfatara (a sinistra) e i dati originali di riflessione sismica e tomografia elettrica (a destra). Spiegazioni sui simboli. F: faglia/frattura (evidenziata anche da frecce verticali); AZ: zona anomala; FA: accumulo di fluidi; IB: corpo intrusivo (Bernardinetti & Bruno, 2019).

Progetti

Progetto di ricerca DISTAR-ENI:

Sviluppo di tecniche di Machine Learning applicato a campi di potenziale.

 

Collaborazioni Nazionali:

- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezioni di Catania, Roma e Napoli

- Università degli Studi della Calabria (UNICAL), Cosenza

- Università del Salento, Lecce

Centro di Geotecnologie, Università degli Studi di Siena, S. Giovanni Valdarno (Arezzo);

- C.N.R., IREA- Istituto per il Rilevamento Elettronico dell'Ambiente, Napoli

- C.N.R., ISMAR- Istituto DI Scienze Marine, Napoli

- ENI, San Donato Milanese, Milano

- Università degli Studi di Cagliari

 

Collaborazioni Internazionali:

- Comenius University in Bratislava, Slovacchia

 -University of the Witwatersrand, Johannesburg, Sud Africa

- South Valley University, Qena, Egitto

- Danish Technical University (DTU), Lyngby, Danimarca

- Geological Survey of Canada (GSC), Ottawa

- Institute of Sciences and High Technologies and Environmental Sciences, Kerman, Iran

- Getech, Leeds, UK

- National Geophysical Research Institute (NGRI), Hyderabad, India

- Aarhus University, Danimarca

 

Indagini geofisiche per l'ambiente ed il territorio
Dottorandi, Borsisti e Cultori della Materia: Jamaledin Baniamerian, Anna Giuseppa Cicchella, Yemane Equbamariam, Mauro La Manna, Maurizio Milano, Diego Takahaschi
 
Questa linea di ricerca si basa sulla nostra esperienza ventennale nelle indagini geofisiche e nella modellistica dei dati applicate a diversi contesti geologici; le principali linee di ricerca sono elencate più dettagliatamente di seguito. Le tecniche utilizzate per l'analisi e l'interpretazione dei dati sono state presentate e pubblicate dal nostro gruppo di ricerca in numerosi convegni internazionali e su importanti riviste scientifiche. I dettagli sui temi che rientrano in questo argomento di ricerca sono elencati di seguito,
  • Geofisica applicata agli studi geotermici: valutazione del potenziale geotermico di un'area basata su dati idrologici e di temperatura; valutazione della profondità del basamento carbonatico (metodi gravimetrici e magnetometrici) e dell'isoterma di Curie per studi geotermici.
  • Caratterizzazione geofisica della crosta: modellizzazione della crosta (magnetometria/ gravimetria, rilievi da satellite e aerei, su scala continentale);
  • Geofisica applicata a studi sismotettonici: analisi integrata di dati sismologici, di gravità, di deformazione e geostrutturali per l'identificazione e la caratterizzazione di faglie attive in aree sismogenetiche (Figg. 1-2);
  • Geofisica per studi vulcanologici: rilievi aerei (magnetometrici, EM e raggi gamma) in aree vulcaniche; caratterizzazione delle caratteristiche strutturali delle aree vulcaniche (Fig. 3);
  • Geofisica ambientale: indagini su discariche di rifiuti solidi e fluidi, caratterizzazione del percolato, ritrovamento fusti metallici, UXO (metodi magnetometrico, GPR, FDEM, EM, resistività);
  • Geofisica per l’ingegneria: indagini per e su opere di ingegneria civile (microgravimetria, metodi magnetometrici e geoelettrici, GPR, FDEM);
  • Geofisica mineraria: indagini su depositi minerari, localizzazione, caratterizzazione fisica e stima della massa totale e della magnetizzazione rimanente dei depositi (microgravimetria, metodi magnetometrici e geoelettrici, GPR, FDEM);
  • Archeogeofisica: indagini su strutture archeologiche sepolte (metodi magnetometrici e geoelettrici, GPR, FDEM, gravità) e diagnostica di beni culturali esposti (Fig. 4).
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Fig. 1. Risultati della tomografia a rifrazione in onde P della sismica a riflessione lungo la parte occidentale del bacino di Hansel Valley (USA). I triangoli blu indicano la proiezione superficiale delle faglie interpretate; triangoli in rosso mostrano la posizione delle rotture superficiali associate al terremoto del 1934, M 6.6 e che intersecano il profilo sismico. I triangoli grigio chiaro sono rotture superficiali proiettate sulla linea sismica (Bruno et al., 2017).

 

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Fig. 2. Dettaglio della parte meridionale del profilo tomografico a rifrazione di Price Creek (A) e della linea sismica a riflessione in cui l’attributo di coerenza e l’attributo energia sono sovrapposti alle ampiezze sismiche (B). L'interpretazione strutturale e stratigrafica è anche riportata in (B). I dati non interpretati sono mostrati in (C) (Bruno et al., 2019).

 

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Fig. 3.  La struttura superficiale del vulcano Solfatara, in Italia, da profili sismici a riflessione ad ampia apertura (Bruno et al., 2017).

 

imaging geofisico4

Fig. 4. (a) Gradiente verticale del campo magnetico ridotto al polo nel sito archeologico di Torre Galli (Vibo Valentia); i puntini neri indicano i principali andamenti delle anomalie, il rettangolo celeste mostra la posizione dello scavo precedente all’indagine geofisica. (b) Edge analysis dei dati magnetometrici attraverso il metodo EHD. I bordi delle strutture sepolte sono indicati dai massimi della funzione EHD; le linee rosse tratteggiate mostrano le strutture dissepolte da scavi precedenti (Cella e Fedi, 2015).

Progetti

Progetto di ricerca DISTAR-ENI:

Sviluppo di tecniche di Machine Learning applicato a campi di potenziale.

 

 

Collaborazioni Nazionali:

- Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), Trieste

- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione di Catania

- Osservatorio Vesuviano (OV), INGV Sezione di Napoli

- Università degli Studi della Calabria (UNICAL), Cosenza

- Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli

- Università del Salento, Lecce

- Dipartimento di Matematica e Geoscienze, Università di Trieste

- Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, Università di  

   Cagliari

- C.N.R., Sezione di Pisa

- C.N.R., IREA- Istituto per il Rilevamento Elettronico dell'Ambiente, Napoli

- C.N.R., ISMAR- Istituto DI Scienze Marine, Napoli

- INNOVA – Scarl, Napoli

- Dipartimento di Studi Umanistici, Università Federico II, Napoli

- Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università Federico II, Napoli

- Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini”, Napoli

 

Collaborazioni Internazionali:

- University of Utah (USA)

- Khalifa University, Abu Dhabi (UAE)

- United States Geological Survey-USGS (USA)

- Leigh University, Bethlehem, PA 18015 (USA)

- Idaho Geological Survey, Moscow, ID 83844 (USA)

- University of Patras (Greece)

- Geological Survey of Austria (GSA), Vienna (Austria)

- Institute of Sciences and High Technologies and Environmental Sciences, Kerman (Iran)

- Aristotle University of Thessaloniki (Greece)

 
Microzonazione sismica

Staff: Nunziata C., Costanzo M.R.

Collaborazioni:

Romanelli F., Peresan A., Vaccari F. Dipartimento di Matematica e Geoscienze, Università di Trieste

Indirli M., ENEA, Agenzia Nazionale Nuove tecnologie, Energia e Sviluppo economico sostenibile

Antonio Formisano, Dipartimento di Strutture per Ingegneria e Architettura, Univ. Napoli Federico II

L’attività di ricerca è basata sull’approccio deterministico della valutazione del moto al suolo. Sismogrammi realistici (onde di volume e superficiali) vengono calcolati, per sorgenti puntiformi scalate o estese, con una tecnica ibrida comprensiva dei metodi della somma dei modi e delle differenze finite (Fig. 1). La tecnica della somma dei modi è usata per calcolare il moto al suolo nella struttura stratificata anelastica 1-D. Il campo d’onda risultante per le onde SH e P-SV viene poi utilizzato per definire le condizioni al contorno della regione anelastica 2-D in cui viene applicata la tecnica delle differenze finite. I sismogrammi lungo le componenti verticale, trasversale e radiale del moto al suolo sono calcolati in un numero prefissato di punti sulla superficie. Le amplificazioni spettrali sono calcolate come rapporti tra gli spettri di risposta calcolati lungo la sezione bidimensionale e i corrispondenti spettri di risposta calcolati per il modello di riferimento unidimensionale.

 

microzonazione sismica2

Fig. 1 Rappresentazione schematica del metodo ibrido. Le linee spesse nere rappresentano i bordi artificiali per la griglia delle differenze finite. Le serie temporali calcolate con il metodo della somma dei modi per una struttura stratificata anelastica 1-D (spessa 95 km), sono utilizzate come input lungo due colonne verticali (linee rosse) per i calcoli con il metodo delle differenze finite. I sismogrammi 2-D sono calcolati in corrispondenza di una serie di ricevitori (triangoli neri) ubicati lungo la sezione di calcolo.

Il punto chiave di una stima realistica del moto al suolo è la definizione di modelli di velocità sismiche di taglio (VS). Modelli di Vs sono definiti a profondità variabili da decine di metri fino alle decine di chilometri. Tali modelli sono ottenuti attraverso l’inversione non-lineare (metodo Hedgehog) della curva di dispersione delle velocità di gruppo del modo fondamentale delle onde superficiali di Rayleigh, generate sia naturalmente (rumore ambientale, terremoti) che artificialmente (massa battente o cariche esplosive). Le velocità di gruppo del modo fondamentale sono ottenute con la tecnica multifiltro Frequency Time Analysis (FTAN) applicata ad un segnale sismico.

Negli ultimi anni sono stati condotti con successo esperimenti di estrazione della funzione di Green (onde superficiali) dalla cross-correlazione del rumore sismico registrato con 2 stazioni, sia a scala locale (distanza stazioni di decine di chilometri), sia a piccola scala (distanza stazioni di 60-4000 m) nell’area urbana di Napoli. I risultati della ricerca sono molto importanti perché hanno dimostrato la ripetibilità e la robustezza della cross-correlazione del rumore sismico e la potenza del metodo di investigare profondità proibitive nelle aree urbane, senza perforazione e sorgente.

Confronti con i metodi basati sulle velocità di fase (SASW, f-k, MASW) e le misure in foro hanno consentito di stabilire che il metodo FTAN fornisce risultati eccellenti ed è particolarmente raccomandato per misure in aree fortemente urbanizzate perché (1) ha bisogno di un solo ricevitore sulla superficie, (2) non è inficiato da rumore, (3) i modelli di VS sono in ottimo accordo con le misure in foro cross-hole e down-hole.

Risultati principali della ricerca:

1) Sismo-stratigrafie dell’area urbana di Napoli (Fig. 2);

2) Metodo empirico per la valutazione della liquefazione;

3) Definizione della crosta e del mantello superiore nelle aree vulcaniche di Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio e Roccamonfina, nell’area napoletana e nella Piana Campana (Fig. 3).

microzonazione sismica3

Fig. 2 Esempio di modelli di VS nell’area urbana di Napoli (e) ottenuti dall’inversione non-lineare (metodo Hedgehog) del modo fondamentale delle velocità di gruppo delle onde di Rayleigh (d) estratto con il metodo FTAN (c) da funzioni di cross-correlazione (b) calcolate tra coppie di ricevitori (stendimento linea rossa in a).

microzonazione sismica

Fig. 3 Modelli di VS nella Piana Campana confrontati con le sezioni geologiche 8-9 (modificate da Mostardini e Merlini, 1986) nei punti di intersezione (1-2-3) con i cammini investigati. I profili di velocità sono in accordo con il modello geologico fino ad una profondità di ~ 8 km, invece lo strato con VS=3.85 km/s può essere attribuito a rocce metamorfiche e non alle rocce sedimentarie del bacino di Lagonegro

Studi di microzonazione sismica sono stati effettuati nelle città di Napoli, Fabriano, Nocera Umbra, Sellano, Catania, L’Aquila e Poggio Picenze.

Come esempio vengono mostrati i risultati principali della valutazione del moto al suolo a Poggio Picenze per il terremoto del 6 Aprile 2009 (MW 6.3).

La città di Poggio Picenze, a ~12 km SE di L’Aquila, riportò un’intensità di danno di VIII-IX (MCS) per il terremoto del 6 Aprile 2009. Dopo il terremoto due stazioni (M128 e PGG) furono installate nel centro storico e registrarono molti aftershock.

Come primo step, le registrazioni di sedici aftershocks (2.0 ≤ ML ≤ 4.2), localizzati nell’area epicentrale del forte evento (MW 6.3), sono state analizzate per definire profili di VS con la profondità attraverso l’inversione non-lineare delle curve di dispersione del modo fondamentale delle onde Rayleigh estratto con la frequency-time analysis (Fig. 4).

Successivamente, i modelli di VS locale e regionale, oltre a due misure down-hole superficiali, sono stati usati per definire due sezioni di calcolo 2-D passanti per le stazioni sismiche M128 e PGG (Fig. 5). Il moto al suolo è stato calcolato lungo le sezioni per l’aftershock più forte e confrontato con quello registrato.

Alla luce del buon fitting (Fig. 6), il moto al suolo è stato calcolato per il terremoto del 6 Aprile 2009 (Fig. 7). Sono state stimate amplificazioni spettrali fino a 5-6 a frequenze di 3-4 Hz, per la componente verticale, e fino a 2-3 a frequenze di 2-6 Hz per le componenti orizzontali. Le accelerazioni al suolo sono massime nel piano orizzontale, lungo la componente trasversale (circa 0.4 g) e sono la metà lungo la componente verticale.

 

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Fig. 4 In alto: Ubicazione degli aftershock analizzati (stella, per eventi con ML≥ 3.2; cerchi pieni per eventi con 2.0 < ML < 3.2) e delle stazioni registranti M128 (INGV-RAIS network) e PGG (RAN network). Sono anche mostrati i cammini studiati 1 e 2 dagli aftershock alle stazioni e l’epicentro del terremoto del 6 Aprile 2009 (MW=6.3) (stella azzurra). In basso: curve di dispersione del modo fondamentale delle onde di Rayleigh estratte dalle registrazioni di aftershock nella stazione M128, lungo il cammino 1. I modelli di VS sono stati ottenuti dall’inversione non-lineare della curva di dispersione media con barre di errore.

 

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Fig. 5 Sezioni di calcolo 2-D passanti per le stazioni PGG e M128 con i parametri fisici dei litotipi

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Fig. 6 Spettri di risposta registrati e calcolati (calcolati per damping 5%) nella stazione PGG per l’aftershock del 12 July 2009.

 

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Fig. 7 Variabilità dei picchi di accelerazione al suolo (Amax) lungo la sezione di calcolo e degli spettri di risposta (damping 5 %) calcolati per il sito della stazione PGG, al variare di dip e strike proposti in letteratura per il il terremoto del 6 Aprile 2009. Le amplificazioni (RSR 2D/1D) mostrate in basso sono relative all’assunzione di strike 147° e dip 56°. Dall’alto verso il basso: componenti verticale, radiale e trasversale del moto al suolo calcolato.

 

 

 

Geologia Applicata e Idrogeologia

Docenti e ricercatori afferenti:

V. Allocca, D. Calcaterra, P. De Vita, D. Di Martire,  S. Fabbrocino, S. Perriello Zampelli

Dottorandi afferenti:

L. Ammirati, S. Coda, D. Cusano, M. Di Napoli, P. Marsiglia, P. Miele

Dottori di ricerca:

A.C. Angrisani, P. Confuorto, F. Fusco, C. Sepe, S. Tessitore, R. Tufano

 Assegnisti e borsisti

P. Petrone

 

I principali temi di ricerca svolti dal gruppo sono

1)     analisi e valutazione della pericolosità e del rischio da frana (aree di studio: Appennino centro-meridionale, Arco Calabro, Sicilia), a scala di versante ed in area vasta, con applicazioni in ambiente GIS;

2)     analisi della suscettibilità a franare, a scala di versante ed in area vasta, per fenomeni superficiali in versanti ricoperti da depositi piroclastici, mediante modellazione in ambiente GIS dei fattori morfologici e geologici predisponenti;

3)     caratterizzazione dei prodotti e dei processi di weathering nei massicci igneo-metamorfici calabresi ed implicazioni geomorfologiche e geologico-tecniche;

4)     analisi ed interpretazione delle deformazioni del suolo (per frane, subsidenza, sinkholes) e degli effetti da queste indotti su strutture ed infrastrutture mediante tecniche di monitoraggio convenzionali ed innovative (remote sensing);

5)     analisi di cause, effetti e processi del degrado nei materiali lapidei impiegati in edilizia;

6)     caratterizzazione geologico-tecnica degli ammassi rocciosi ed analisi della suscettibilità a franare di versanti in roccia;

7)     analisi dei meccanismi di innesco di frane superficiali e profonde mediante ricostruzione di modelli geologico-tecnici;

8)     analisi delle condizioni pluviometriche determinanti l’innesco di frane superficiali mediante modelli empirici e deterministici;

9)     monitoraggio idrologico dei depositi superficiali per lo studio dei processi idrologici a scala di pendio e la definizione delle condizioni predisponenti ed innescanti l’instabilità;

10)   caratterizzazione sismica di formazioni strutturalmente complesse dell’Appennino meridionale;

11)   definizione di modelli geologico-tecnici per la valutazione della vulnerabilità sismica di infrastrutture strategiche;

12)   applicazione della termografia agli infrarossi alla caratterizzazione remota degli ammassi rocciosi fratturati;

13)   modellazione del flusso idrico sotterraneo e del trasporto di contaminanti in acquiferi porosi e fratturati;

14)   caratterizzazione fisica, chimica e microbiologica delle acque sotterranee in sistemi acquiferi complessi ed implementazione di tecniche geostatistiche;

15)   valutazione della vulnerabilità degli acquiferi all’inquinamento e del rischio di contaminazione delle risorse idriche sotterranee, modellazione cartografica in ambiente GIS;

16)   modellazione idrogeologica e idrogeochimica degli acquiferi carsici e vulcanici, dei bacini idrominerali e geotermali;

17)   analisi dell'impatto dei cambiamenti climatici sulla ricarica degli acquiferi carsici dell’Appennino meridionale;

18)   caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica degli acquiferi contaminati mediante approcci multidisciplinari;

19)   modellazione dei processi di infiltrazione-ricarica in acquiferi carsici dell’Italia meridionale, a differente scala spazio-temporale;

20)   modellazione degli acquiferi costieri e gestione sostenibile dei fenomeni di intrusione salina;

21)   sviluppo di modelli concettuali, metodologie analitiche e procedure di campionamento in siti contaminati;

22)   analisi delle interazioni “acque sotterranee-opere antropiche” e degli impatti in aree urbane mediante tecniche convenzionali ed innovative (remote sensing);

Questi studi sono abitualmente condotti in ambito multidisciplinare, integrando metodologie analitiche di vario tipo, quali: analisi qualitativa e quantitativa della topografia in ambito GIS, ricostruzione di modelli digitali del terreno; foto-interpretazione e fotogrammetria; rilevamento geologico-tecnico e idrogeologico; esecuzione ed interpretazione di indagini in sito e prove di laboratorio; progettazione, installazione e controllo di stazioni di monitoraggio dei parametri idrologici del suolo; controlli strumentali in sito e mediante tecniche di remote sensing. Sono altresì adottate, per le tematiche idrogeologiche, metodologie quali: monitoraggio strumentale in sito; indagini idrochimiche, isotopiche, microbiologiche e idrogeofisiche delle acque sotterranee; caratterizzazione idraulica ed idrodinamica degli acquiferi; modellazione idrogeologica e cartografia degli acquiferi e del flusso idrico sotterraneo, a scala regionale e locale.
Tra i principali prodotti conseguenti alle suddette attività, si evidenzia la cartografia geotematica di base e derivata, quest’ultima destinata, tra l’altro, a rappresentare, con metodologie euristiche, probabilistiche e deterministiche, la suscettibilità/pericolosità ed il rischio da frana.

Principali collaborazioni:

ITALIA

Università ed Enti di Ricerca

Dipartimento di Agraria - UNINA

Dipartimento di Architettura - UNINA

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale UNINA

Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell'Informazione UNINA

Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale UNINA

Università della Campania L. Vanvitelli

Università del Sannio

Università della Calabria

Università della Tuscia

Università di Catania

Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti – Pescara

Università di Palermo

Università di Firenze

Università di Genova

Università di Padova

Università di Pavia

Università di Parma

Sapienza Università di Roma

Politecnico di Milano

ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Vesuviano

CNR – IREA

CNR – IRPI

ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile

CIRCE - Center for Isotopic Research on the Cultural and Environmental heritage

INNOVA S.C.a.R.L. (Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore dei Beni Culturali e Ambientali)

DATABENC S.C.a.R.L. (Distretto ad Alta TecnologiA per i BENi Culturali)

STRESS S.C.a.R.L. (Distretto ad Alta Tecnologia per le Costruzioni Sostenibili)

Altri Enti e Società

Agenzia Spaziale Italiana (ASI)

Acquedotto Pugliese S.p.A.

Alto Calore Servizi S.p.A.

ENI S.p.A.

Fondazione MIdA (Musei Integrati dell’Ambiente) – Grotte di Pertosa – Auletta

Gestione Ottimale Risorsa Idrica - GORI S.p.A.

Parco Nazionale delle Cinque Terre

Comuni di Casalnuovo di Napoli (NA), Moio della Civitella (SA), Palma Campania (NA), Quindici (AV), Volla (NA)

Consorzio di Bonifica dell’Ufita

ESTERO

UPC (Universitat Politècnica de Catalunya)

Universitad de Alicante

Technische Universitat Munchen (TUM – Germany)

Universidad de Cuenca (Ecuador)

Universidad de Azuay (Ecuador)

Istanbul University Cerrahpaşa

IGME (Instituto Geológico y Minero de España)

British Geological Survey (Great Britain)

U.S.Geological Survey (Landslide Hazard Program)

U.S.Geological Survey (Unsaturated Zone Flow Project)

NASA Jet Propulsion Laboratory California Institute of Technology Pasadena (CA), USA

GermanAerospace Center

Technische Universität Berlin

Pubblicazioni (2014-2019):

2019

Allocca V., Coda S., De Vita P., Di Rienzo B., Ferrara L., Giarra A., Mangoni O., Stellato L., Trifuoggi M., Arienzo M. (2019). Hydrogeological and hydrogeochemical monitoring in the Cumae archaeological site (Phlegraean Fields, southern Italy). Rendiconti Online Società Geologica Italiana, 47: 18-23. doi.org/10.3301/ROL.2019.04.

Amitrano, D., Guida, R., Dell’Aglio, D., Di Martino, G., Di Martire, D., Iodice, A., Costantini M., Malvarosa F., Minati, F. (2019). Long-Term Satellite Monitoring of the Slumgullion Landslide Using Space-Borne Synthetic Aperture Radar Sub-Pixel Offset Tracking. Remote Sensing, 11(3), 369.

Coda S., De Tommaso G., Iuliano M., Jantàkovà N., Villani R., Allocca V. (2019). Variation of groundwater contamination related to groundwater rebound in the eastern plain of Naples. Proceedings abstract of XI Convegno Nazionale AIGA dei Giovani Ricercatori in Geologia Applicata dell’AIGA. Matera, 19-21 Giugno 2019.

Coda S., Confuorto P., Di Martire D., De Vita P., Allocca V. (2019). Uplift Evidences Related to the Recession of Groundwater Abstraction in a Pyroclastic-Alluvial Aquifer of Southern Italy Geosciences 2019, 9(5), 215; https://doi.org/10.3390/geosciences9050215

Coda S., Tessitore S., Di Martire D., De Vita P., Allocca V., (2019). Environmental effects of the groundwater rebound in the eastern plain of Naples (Italy). Rend. Online Soc. Geol. It., 48, pp. 35-40.

Coda, S., Tessitore, S., Di Martire, D., Calcaterra, D., De Vita, P., & Allocca, V. (2019). Coupled ground uplift and groundwater rebound in the metropolitan city of Naples (southern Italy). Journal of Hydrology, pp 470-482.

Cusano D., Allocca V., Fusco F., Tufano R., De Vita P. (2019). Multi-scale assessment of groundwater vulnerability to pollution: study cases from Campania region (Southern Italy). Italian Journal of Engineering Geology and Environment, Special Issue 1 (2019), 19-24. A.1)      DOI: 10.4408/IJEGE.2019-01.S-03.

Confuorto P., Di Martire D., Infante D., Novellino A., Papa, R., Calcaterra D., Ramondini M. (2019). Monitoring of remedial works performance on landslide-affected areas through ground- and satellite-based techniques. Catena, Volume 178, July 2019, Pages 77-89.

Fusco F., De Vita P., Mirus B.B., Baum R.L. Allocca V., Tufano R., Calcaterra D. (2019). Physically Based Estimation of Rainfall Thresholds Triggering Shallow Landslides in Volcanic Slopes of Southern Italy Water            11, 1915: 1 – 25. doi:10.3390/w11091915.

Guerriero, L., Confuorto, P., Calcaterra, D., Guadagno, F. M., Revellino, P., Di Martire, D. (2019). PS-driven inventory of town-damaging landslides in the Benevento, Avellino and Salerno Provinces, southern Italy. Journal of Maps, 15(2), 619-625

Infante D., Di Martire D., Confuorto P., Tessitore S., Tòmas R., Calcaterra D., Ramondini M. (2019). Assessment of building behavior in slow-moving landslide-affected areas through DInSAR data and structural analysis. Engineering Structures, 199, 109638.

Infante D., Tessitore S., Confuorto P., Sepe C., Ramondini M., Calcaterra D., Di Martire D., (2019). Monitoring of strategic buildings in Civil Protection activities via Remote Sensing data. IEEE Aerospace and Electronic Systems Magazine.

Marsiglia P., Pece M., Allocca V. (2019). An updated hydrogeological conceptual model of Mts. Avella karst aquifer (Southern Italy). Proceedings abstract of XI Convegno Nazionale AIGA dei Giovani Ricercatori in Geologia Applicata dell’AIGA. Matera, 19-21 Giugno 2019.

Pastor, J. L., Tomás, R., Lettieri, L., Riquelme, A., Cano, M., Infante, D., Ramondini M., Di Martire, D. (2019). Multi-Source Data Integration to Investigate a Deep-Seated Landslide Affecting a Bridge. Remote Sensing, 11(16), 1878.

Raso, E., Cevasco, A., Di Martire, D., Pepe, G., Scarpellini, P., Calcaterra, D., & Firpo, M. (2019). Landslide-inventory of the Cinque Terre National Park (Italy) and quantitative interaction with the trail network. Journal of Maps, 15(2), 818-830.

Ruggieri G., Allocca V., Borfecchia F., De Vita P. (2019). Groundwater recharge estimation in karst aquifers of southern Apennines (Italy) by integration of remotely sensed data. Rendiconti Online Società Geologica Italiana,           47: 97-101. doi.org/10.3301/ROL.2019.18.

Tufano R., Cesarano M., Fusco F., De Vita P. (2019). Probabilistic approaches for assessing rainfall thresholds triggering shallow landslides. The study case of the peri-Vesuvian area (southern Italy). Journal of Engineering Geology and Environment, Special Issue 1 (2019), 105-110. DOI: 10.4408/IJEGE.2019-01.S-17.

Ullo S.L., Addabbo P., Di Martire D., Sica S., Fiscante N, Cicala L., Cesario V.A. (2019). Application of DInSAR Technique to High Coherence Sentinel-1 Images for Dam Monitoring and Result Validation through in situ Measurements. IEEE Journal of Selected Topics in Applied Earth Observations and Remote Sensing Volume: 12, (3), pg. 875-890. DOI 10.1109/JSTARS.2019.2896989.

2018

Allocca V., Marzano E, Tramontano M., Celico F. (2018). Environmental impact of cattle grazing on a karst aquifer in the southern Apennines (Italy): quantification through the grey water footprint. Ecological Indicators, 93 (2018) 830-837.

Allocca V., Marzano E, Tramontano M., Celico F. (2018). The grey waterfootprint of cattle grazing: a case study for Italy. Proceedings of the 2018 International Scientific Conference ‘Economic Sciences for Agribusiness and Rural Economy’ No 1, 98–102, Warsaw, 7–8 June 2018. ISBN 978-83-7583-802-2 DOI: 10.22630/ESARE.2018.1.13.

Allocca V., Coda S., De Vita P., Di Rienzo B., Ferrara L., Giarra A., Mangoni O., Stellato L., Trifuoggi M., Arienzo M. (2018). Hydrogeological and hydrogeochemical study of a volcanic-sedimentary coastal aquifer in the archaeological site of Cumae (Phlaegrean Fields, southern Italy). Journal of Geochemical Exploration, 185: 105–115. doi: 10.1016/j.gexplo.2017.11.004.

Angrisani A.C., Di Martire D., Calcaterra D., de’ Gennaro M., Ramondini M., (2018). On the reliability of experimental data in the geomechanical characterization of dimension stones. Quarterly Journal of Engineering Geology and Hydrogeology. In press doi: 10.1144/qjegh2017-054.

Cevasco A, Termini F., Valentino R., Meisina C., Boni R., Bordoni M., Chella G.P., De Vita P. (2018). Residual mechanisms and kinematics of the relict Lemeglio coastal landslide. Geomorphology, 320:        64-81. doi: 10.1016/j.geomorph.2018.08.010.

De Vita P., Allocca V., Celico F., Fabbrocino S., Mattia C., Monacelli G., Musilli I., Piscopo V., Scalise A.R., Summa G., Tranfaglia G., Celico P. (2018). Hydrogeology of continental southern Italy. Journal of Maps, 14(2): 230-241. doi: 10.1080/17445647.2018.1454352.

De Vita P., Fusco F., Tufano R., Cusano D. (2018). Seasonal and event-based hydrological response of ash-fall pyroclastic cover in Campania (southern Italy) for debris flow hazard assessment. Water MDPI,           10(9): 1-23. doi:10.3390/w10091140.

Del Soldato M., Di Martire D., Bianchini S., Tomás R., de Vita P., Ramondini M., Casagli N., Calcaterra D., (2018). Assessment of landslide-induced damage to structures: the Agnone landslide case study (southern Italy). Bulletin of Engineering Geology and the Environment, pp. 1-22. DOI: 10.1007/s10064-018-1303-9

Del Soldato M., Pazzi V., Segoni S., De Vita P., Tofani V., Moretti S.      (2018). Spatial modeling of pyroclastic cover deposit thickness (Depth to bedrock) in peri-volcanic area of Campania (Southern Italy). Earth Surface Processes and Landforms, 43: 1757–1767. doi: 10.1002/esp.4350.

Del Soldato M., Riquelme A., Bianchini S., Tomàs R., Di Martire D., de Vita P., Moretti S., Calcaterra D., (2018). Multisource data integration to investigate one century of evolution for the Agnone landslide (Molise, southern Italy). Landslides, pp. 1-16. DOI: 10.1007/s10346-018-1015-z

Del Soldato M., Riquelme A., Tomás R., De Vita P., Moretti S. (2018). Application of Structure from Motions Photogrammetry to multi-temporal geomorphological analyses: case study from Italy and Spain. Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, 41: 51-66, doi: 10.4461/ GFDQ.2018.41.4.

Nasta P., Romano N., De Vita P., Stellato L. (2018). Monitoring hydrological processes for land and water resources management in a Mediterranean ecosystem: the Alento River catchment observatory. Vadose Zone Journal, 17. doi:10.2136/vzj2018.03.0042.

Pappalardo G., Mineo S., Angrisani A.C., Di Martire D., Calcaterra D., (2018). Combining field data with infrared thermography and DInSAR surveys to evaluate the activity of landslides: the case study of Randazzo Landslide (NE Sicily). Landslides, pp. 1-21. DOI: 10.1007/s10346-018-1026-9

Perri M.T., De Vita P., Masciale R., Portoghese I., Chirico G.B., Cassiani G. (2018). Time-lapse Mise-á-la-Masse measurements and modelling for tracer test monitoring in a shallow aquifer. Journal of Hydrology, 561: 461-477. doi:.org/10.1016/j.jhydrol.2017.11.013.

2017

Allocca V., Marzano E., Coda S., De Vita P., Iorio A., Viola R. (2017). Groundwater resource mismanagement in the plain of Naples (southern Italy): a hydrological and socio economic analysis. Proceedings of the 4th Water Research Conference “The Role of Water Technology Innovation in thr Blue Economy”. 10-13 September 2017, Waterloo, Ontario, Canada.

Allocca V., Marzano E., Tramontano M. (2017). A direct approach to the estimate of gray water footprint of cattle grazing in karst environment: key indicators from the Terminio Mount (southern Italy). Proceedings of the 4th Water Research Conference “The Role of Water Technology Innovation in the Blue Economy”. 10-13 September 2017, Waterloo, Ontario, Canada.

Carotenuto F., Angrisani A. C., Bakthiari A., Carratù M. T., Di Martire D., Finicelli G. F., Raia P., Calcaterra D., (2017). A New Statistical Approach for Landslide Susceptibility Assessment in the Urban Area of Napoli (Italy). Springer International Publishing AG 2017 M. Mikoš et al. (eds.), Advancing Culture of Living with Landslides, DOI 10.1007/978-3-319-53498-5_100

Colella A., Di Benedetto C.,  Calcaterra D., Cappelletti P.,  D'Amore M.,  Di Martire D.,  Graziano S.F.,  Papa L.,  de Gennaro M.,  Langella A., (2017). The Neapolitan Yellow Tuff: An outstanding example of heterogeneity. Construction and Building Materials 136 (2017) 361–373. http://dx.doi.org/10.1016/j.conbuildmat.2017.01.053

Confuorto P., Di Martire D., Centolanza G., Iglesias R., Mallorqui J. J., Novellino A., Plank S., Ramondini M., Thuro K., Calcaterra D., (2017). Post-failure evolution analysis of a rainfall-triggered landslide by Multi-Temporal Interferometry SAR approaches integrated with geotechnical analysis. Remote Sensing of Environment, 188, 51-72.

De Vita P., Aquino D., Celico P.B. (2017). Small-Scale Factors Controlling Onset of the Debris Avalanche of 4 March 2005 at Nocera Inferiore (Southern Italy). In: M. Mikoš et al. (eds.), Advancing Culture of Living with Landslides. Vol. 4, Diversity of Landslide Forms. Springer International Publishing AG,467-475. doi: 10.1007/978-3-319-53485-5_55.

De Vita P., Cusano D., La Barbera G. (2017). Complex Rainfall-Driven Kinematics of the Slow-Moving Pisciotta Rock-Slide (Cilento, Southern Italy). In: M. Mikoš et al. (eds.), Advancing Culture of Living with Landslides. Vol. 4, Diversity of Landslide Forms. Springer International Publishing AG, 547-556. doi: 10.1007/978-3-319-53485-5_64.

De Vita P., Fusco F., Napolitano E., Tufano R. (2017). Physically-Based Models for Estimating Rainfall Triggering Debris Flows in Campania (Southern Italy). In: M. Mikoš et al. (eds.), Advancing Culture of Living with Landslides. Vol. 4, Diversity of Landslide Forms. Springer International Publishing AG, 289-297. doi: 10.1007/978-3-319-53485-5_33.

Del Soldato M., Bianchini S., Calcaterra D., De Vita P., Di Martire D., Tomás R., Casagli N. (2017). A new approach for landslide-induced damage assessment. Geomatics, Natural Hazards and Risk, Taylor and Francis Online. doi: 10.1080/19475705.2017.1347896.

Del Soldato M., Bianchini S., Calcaterra D., De Vita P., Di Martire D., Tomás R., Casagli N. (2017). A new approach for landslide-induced damage. Geomatics, Natural Hazards and Risk, 8(2): 1524-1537. doi: 10.1080/19475705.2017.1347896.

Di Martire D., Paci M., Confuorto P., Costabile S., Guastaferro F., Verta A., Calcaterra D., (2017). A nation-wide system for landslide mapping and risk management in Italy: The second Not-ordinary Plan of Environmental Remote Sensing, International Journal of Applied Earth Observation and Geoinformation, Volume 63, 2017, Pages 143-157, ISSN 0303-2434, http://dx.doi.org/10.1016/j.jag.2017.07.018.

Forte G., Fabbrocino S., Fabbrocino G., Lanzano G., Santucci de Magistris F., Silvestri F., (2017). A geolithological approach to seismic site classification: an application to the Molise Region (Italy). Bulletin of Earthquake Engineering, 15 (1), pp. 175-198, DOI: 10.1007/s10518-016-9960

Fusco F., Allocca V., De Vita P. (2017). Hydro-geomorphological modelling of ash-fall pyroclastic soils for debris flow initiation and groundwater recharge in Campania (southern Italy). Catena,    158: 235–249. doi: 10.1016/j.catena.2017.07.010.

Fusco F., De Vita P. (2017). Hydrological Monitoring of Ash-Fall Pyroclastic Soil Mantled Slopes in Campania (Southern Italy). In: M. Mikoš et al. (eds.), Advancing Culture of Living with Landslides. Vol. 3, Advances in Landslide Technology. Springer International Publishing AG, 349-356. doi: 10.1007/978-3-319-53487-9_40.

2016

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Di Martire D.,Tessitore S., Brancato D., Ciminelli M.G., Costabile S., Costantini M., Graziano G.V., Minati F., Ramondini M., Calcaterra D. (2016). Landslide detection integrated system (LaDIS) based on in-situ and satellite SAR interferometry measurements. Catena, 137: 406–421, http://dx.doi.org/10.1016/j.catena.2015.10.002.

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Fiaschi S., Tessitore S., Bonì R., Di Martire D., Achilli V., Borgstrom S., Ibrahim A., Floris M., Meisina C., Ramondini M., Calcaterra D., (2016). From ERS-1/2 to Sentinel-1: two decades of subsidence monitored through A-DInSAR techniques in the Ravenna area (Italy), GIScience & Remote Sensing, DOI:10.1080/15481603.2016.1269404

Infante D., Confuorto P., Di Martire D., Ramondini M., Calcaterra D. (2016). Use of DInSAR Data for Multi-level Vulnerability Assessment of Urban Settings Affected by Slow-moving and Intermittent Landslides. Procedia Engineering, 158, 470-475.

Mazzeo, F.C., De Vita, P., Aulinas, M., Cirillo, G., Iovine, R.S., Sparice, D. (2016). New constraints on the origin of the ophiolitic rocks within sinorogenic turbiditic sequences at Cilento region (Southern Italy). Geologica Acta, 14 (3): 299-314. doi: 10.1344/GeologicaActa2016.14.3.6.

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Napolitano E., Fusco F., De Vita P. (2016) - Control of hydrological seasonal variability of ash-fall pyroclastic deposits on rainfall triggering debris flows in Campania (Southern Italy). Procedia Earth and Planetary Science, 16, 118-127.

Pappalardo G., Mineo S., Perriello Zampelli S., Cubito A., Calcaterra D. (2016). InfraRed Thermography proposed for the estimation of the Cooling Rate Index in the remote survey of rock masses. International Journal of Rock Mechanics and Mining Sciences, vol. 83, p. 182-196, ISSN: 1365-1609, doi: 10.1016/j.ijrmms.2016.01.010.

Stellato L., Di Rienzo B., Di Fusco E., Rubino M., Marzaioli F., Allocca V., Salluzzo A., Rimauro J., Romano N., Celico F. (2016). Surface water – groundwater connectivity implications on nitrate cycling assessed by means of hydrogeologic and isotopic techniques in the Alento river basin (Salerno, Italy): preliminary data. Rend. Online Soc. Geol. It., Vol. 41 (2016), 80-83.

Tufano R., Fusco F., De Vita P. (2016). Spatial modeling of ash-fall pyroclastic deposits for the assessment of rainfall thresholds triggering debris flows in the Sarno and Lattari mountains (Campania, southern Italy). Rend. Online Soc. Geol. It., 41, 210-213.

2015

Allocca V., De Vita P., Manna F., Nimmo J.R. (2015). Groundwater recharge assessment at local and episodic scale in a soil mantled perched karst aquifer in southern Italy. Journal of Hydrology, 529, 843-853. DOI: 10.1016/j.jhydrol.2015.08.032.

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Bucci A., Petrella E., Naclerio G., Allocca V., Celico F. (2015). Microorganisms as contaminants and natural tracers: a 10-year research in some carbonate aquifers (southern Italy). Environ Earth Sci, Volume 74, Issue 1, 173-184 (2015).

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De Vita P., Allocca V., Di Clemente E., Fusco F., Manna F., Mastrogiovanni G., Napolitano E. (2015). The Instability of Colluvial Mantle in Turbidite Flysch Series of the Cilento Region (Campania-Southern Italy): the November 26, 2010, Ostigliano Translational Slide. Lollino G., Giordan D., Crosta G.B., Corominas J., Azzam R., Wasowski J., Sciarra N. (eds.), Engineering Geology for Society and Territory – Landslide Processes, 2, 1045-1048. doi: 10.1007/978-3-319-09057-3_184, Springer International Publishing Switzerland.

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Forte G., Fabbrocino S., De Magistris F.S., Silvestri F., Fabbrocino, G., (2015). Earthquake triggered landslides: The case study of a roadway network in Molise region (Italy). Engineering Geology for Society and Territory - Volume 2: Landslide Processes, pp. 765-768. DOI: 10.1007/978-3-319-09057-3_129

Fusco F., De Vita P. (2015). Hydrological behavior of ash-fall pyroclastic soil mantled slopes of the Sarno Mountains (Campania - southern Italy). Rendiconti Online Società Geologica Italiana, 35, 148-151, doi: 10.3301/ROL.2015.86.

Manna F., Nimmo J.R., Allocca V., De Vita P. (2015). Recharge in karst aquifers: from regional to local and annual to episodic scale. Rendiconti Online Società Geologica Italiana, 35, 196-199, doi: 10.3301/ROL.2015.99.

Mineo S., Calcaterra D., Perriello Zampelli S., Pappalardo G (2015). Application of Infrared Thermography for the survey of intensely jointed rock slopes. Rendiconti Online della Società Geologica Italiana, vol. 35, p. 212-215, ISSN: 2035-8008, doi: 10.3301/ROL.2015.103

Napolitano E., De Vita P., Fusco F., Allocca V., Manna F. (2015). Long-Term Hydrological Modelling of Pyroclastic Soil Mantled Slopes for Assessing Rainfall Thresholds Triggering Debris Flows: The Case of the Sarno Mountains (Campania-Southern Italy). Lollino G., Giordan D., Crosta G.B., Corominas J., Azzam R., Wasowski J., Sciarra N. (eds.), Engineering Geology for Society and Territory – Landslide Processes, 2, 1567-1570. doi: 10.1007/978-3-319-09057-3_278, Springer International Publishing Switzerland.

Paduano P., Fabbrocino S., (2015). Assessment of environmental indexes in alluvial aquifer systems. Engineering Geology for Society and Territory - Volume 3: River Basins, Reservoir Sedimentation and Water Resources, pp. 399-403. DOI: 10.1007/978-3-319-09054-2_83.

Perriello Zampelli S., De Vita P., Imbriaco D., Calcaterra D. (2015). Failure Mechanisms of the Mount Catiello Rock Avalanche in the Sorrento-Amalfi Peninsula (Southern Italy). Lollino G., Giordan D., Crosta G.B., Corominas J., Azzam R., Wasowski J., Sciarra N. (eds.), Engineering Geology for Society and Territory - Landslide Processes, 2, 813-816. doi: 10.1007/978-3-319-09057-3_139, Springer International Publishing Switzerland.

 

2014

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De Vita P., La Barbera G., Carratù M.T. (2014). Evolutionary kinematics and geological features of the large Pisciotta rock slide (Cilento Geopark, Campania, southern Italy). In: Latest trends in Engineering Mechanics, Structures, Engineering Geology

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Di Martire D., Iglesias R., Monells D., Centolanza G., Sica S., Pagano L., Mallorquì J.J., Calcaterra D. (2014). Comparison between Differential SAR interferometry and ground measurements data in the displacement monitoring of the earth-dam of Conza della Campania (Italy). Remote Sensing of Environment 148C (2014), pp. 58-69, http://dx.doi.org/10.1016/j.rse.2014.03.

Fabbrocino S., Paduano P., Lanzano G., Forte G., Santucci de Magistris F., Fabbrocino G., (2014). Modellazione geologica e geotecnica ottimizzata nell’analisi NA-TECH degli insediamenti industriali. Atti XXV Convegno Nazionale di Geotecnica – La Geotecnica nella Difesa del territorio e delle infrastrutture dalle calamità naturali, pp. 20-27, ISBN 9788897517054.

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