Spettroscopia di emissione al Plasma (ICP-OES)
RADRL: Prof. Vincenzo Morra
Preposto: Sig. Vincenzo Monetti
Stanza: L1. 4-55 
 
 

Attività svolte:

Analisi geochimiche qualitative e quantitative di campioni geologici (rocce, minerali, acque naturali, termali, sotterranee e marine). Nel laboratorio vengono eseguite analisi nell’ambito di progetti di ricerca del Dipartimento, prestazioni conto terzi e convenzioni.

Attrezzature:

Spettrometro ad emissione ottica ICP-OES Avio 200 Perkin-Elmer

Bilancia analitica Mettler AC 100

Spettrometro ad emissione ottica ICP-OES

 E' una tecnica di analisi utilizzata per determinare la composizione elementare qualitativa e quantitativa di campioni generalmente allo stato liquido. Nel caso di campioni polimerici è necessario effettuare una corretta procedura di preparazione del campione, costituita da una fase di mineralizzazione. L'informazione analitica viene ottenuta attraverso l'introduzione del campione all'interno del nebulizzatore dove esso viene convertito in un aerosol di goccioline attraverso un processo chiamato nebulizzazione. L’aerosol viene quindi trasportato al plasma dove gli atomi e gli ioni subiscono un processo di eccitazione seguito dall'emissione di radiazioni caratteristiche. La radiazione viene rilevata e convertita in un segnale elettrico che viene utilizzato per risalire al tipo di analita che ha emesso tale radiazione e dopo la costruzione di un’opportuna curva di taratura alla sua concentrazione.

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Spettrofotometria ad Assorbimento Atomico e Cromatografia Ionica
RADRL: Prof. Vincenzo Morra
Preposto: Sig. Vincenzo Monetti
Stanza: L1. 4-56

 Attività svolte:

Analisi geochimiche qualitative e quantitative di campioni geologici (rocce, minerali ed acque naturali, termali, sotterranee e marine). Nel laboratorio vengono eseguite analisi nell’ambito di progetti di ricerca del Dipartimento, prestazioni conto terzi e convenzioni. 

Attrezzature presenti:

spettrofotometro ad assorbimento atomico Perkin-Elmer 2100
Cromatografo Ionico Dionex DX 100
Cromatografo Ionico Dionex DX 120
Fotocolorimetro secomam S.500
Burette digitali Brand
misuratori di conducibilità
misuratori di PH
termometro digitale

 Assorbimento Atomico Perkin-Elmer 2100

La tecnica dell'assorbimento Atomico consiste nella misura della concentrazione di un elemento sulla base della capacità di questo di assorbire, allo stato atomico, luce di frequenza caratteristica. Valgono le leggi della spettrofotometria di assorbimento: l'assorbimento è cioè proporzionale alla concentrazione dell'elemento nel campione da analizzare. Normalmente l'atomizzazione avviene tramite una fiamma che riscalda il campione fino ad una temperatura intorno ai 2000 °K

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Cromatografo Ionico Dionex 120 e Dionex 100

Il metodo si basa sulla separazione cromatografica dei cationi ed Anioni mediante colonne a scambio cationico o anionico. I singoli analiti vengono eluiti in tempi successivi e determinati da un rivelatore conduttometrico previa soppressione chimica o elettrochimica delle conducibilità elettrica dell'eluente. Dall'integrazione delle aree dei singoli picchi cromatografici si ricavano le concentrazioni mediante confronto con curve di calibrazione ottenute iniettando, soluzioni a concentrazioni note comprese nel campo di indagine analitica.

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Camera bianca

Ubicazione: L1 - 4 47-48
RADRL: Prof. Massimo D’Antonio
Preposto: Dr.ssa Valeria Di Renzo

Tel. (+39 81 6) 79281


DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA'

Nel laboratorio Camera Bianca si preparano i campioni (es. rocce, suoli) per isolare l’elemento chimico del quale si vuole analizzare la composizione isotopica.
Le analisi isotopiche sono uno strumento di indagine che trova ampie applicazioni, sia nelle Geoscienze (Geochimica, Petrologia, Vulcanologia, Geologia del Sedimentario, ecc.), sia in ambiti affini ad esse (Geochimica Ambientale, Paleoclimatologia, Archeometria, Scienze Forensi, ecc.). Attraverso la composizione isotopica di alcuni elementi chimici (Sr, Nd, Pb, O, H, Li, B, ecc.) è possibile, ad esempio:
- determinare l’età assoluta di una roccia;
- capire se una roccia magmatica si è formata nel mantello o nella crosta terrestre;
- ricostruire la durata e l’entità degli eventi climatici del passato (glaciazioni e periodi inter-glaciali);
- stabilire la natura degli agenti inquinanti nell’ambiente (aria, suolo, acqua);
- ipotizzare il tipo di dieta di animali fossili, incluso l’Uomo;
- stabilire la provenienza del materiale utilizzato per manufatti ceramici ritrovati in siti archeologici.

DESCRIZIONE DEL LABORATORIO:

Il Laboratorio Camera Bianca è un laboratorio speciale (Fig. 1), dotato di un sistema (UTA, unità di trattamento aria) che assicura un’atmosfera con un basso tenore di particolato (polveri sottili), ottenuta tramite i cosiddetti filtri assoluti (o filtri HEPA). Questa, e altre precauzioni quali l’utilizzo di crogioli di teflon, acqua e reagenti chimici di grado Suprapur o Ultrapur (ossia elevato grado di purezza) e cappe chimiche a flusso laminare (anch’esse con filtri HEPA), sono indispensabili per ridurre al minimo la contaminazione dei campioni in esame, in quanto gli elementi da analizzare sono in concentrazioni bassissime (in tracce). L’elemento di cui si vuole analizzare la composizione isotopica deve essere isolato dalla matrice del campione. A tale scopo si utilizzano tecniche di separazione cromatografica in fase liquida su colonna (Fig. 2). La soluzione acida contenente l’elemento chimico viene poi fatta essiccare su una piastra riscaldante all’interno di una cappa a flusso laminare (Fig. 3). Una volta separato, il composto (sale) contenente l’elemento chimico viene introdotto nello spettrometro di massa che permette di determinarne la composizione isotopica.

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 Fig. 1 - L’interno della Camera Bianca del DiSTAR. Al centro, una cappa a flusso laminare con filtri HEPA (in alto)
 
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Fig. 2 - Una fase importante della preparazione del campione: la separazione dell’elemento in soluzione acida tramite tecniche di cromatografia su colonna. L’operatore sta versando una soluzione di acido cloridrico Suprapur all’interno di una colonna, tramite una pipetta

camerabianca3

Fig. 3 - Essiccazione su piastra riscaldante, posta all’interno di una cappa a flusso laminare, delle soluzioni contenenti l’elemento da analizzare. Le soluzioni sono all’interno di crogioli di teflon

 

 
Chimico 1
RADRL: Prof. Giuseppe Aiello
Preposto: Sig. Vincenzo Monetti
Stanza: L3. 3-31

Attività svolte:

Asciugatura nei forni di campioni di sedimento di ambienti acquatici attuali e da successioni stratigrafiche affioranti e in carotaggio.
Quartatura meccanica del sedimento.
Pesatura del sedimento con bilancia elettronica
Analisi granulometrica a secco e in umido di campioni di sedimento.

 Attrezzature:

microsieveshaker
setacciatore per via umida
bilancia elettronica mettler
Distillatore acqua
Pompe a vuoto
Quartatori
Miscelatori elettrici per sedimento

Mulino colloidale
Lavatrice ultrasuoni
Forni

 

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Preparazione Rocce in Sezione Sottile

Campus Universitario di Monte Sant’Angelo. Edificio …, – Via Cinthia, NAPOLI
RADRL:  Prof. Stefano Vitale
Preposto: Dott. Sergio Bravi
Tel.: 081-2538359

 

ELENCO SERVIZI OFFERTI

Presso il laboratorio di Preparazione Rocce in Sezione Sottile del Dipartimento di Scienze della Terra vengono eseguite sezioni sottili di materiali litici di qualsiasi tipo e di materiali incoerenti preventivamente consolidati tramite inglobaggio in resine epossidiche. Le sezioni sottili prodotte sono di spessori e con finitura diversa (lucide, se necessario) secondo il loro utilizzo: studio sedimentologico e/o biostratigrafico, mineralogico, tessiturale, analisi della porosità, analisi successive con microsonda, FTIR, ecc.

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Diversi stadi di lavorazione dei campioni di roccia per la preparazione di sezioni sottili

Altri prodotti del laboratorio sono gli slabs di rocce tagliate secondo piani predeterminati e lucidate sulle superfici di taglio per lo studio delle strutture sedimentarie e resti organici alla mesoscala e  provini di rocce con forma e dimensioni predeterminate per lo studio delle caratteristiche geomeccaniche.

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Incollaggio su vetrini  e successivo affinamento micrometrico delle fettine di roccia per la preparazione in sezione sottile.

 Le suddette preparazioni vengono eseguite nell’ambito di progetti di ricerca e didattica del Dipartimento, nonchè per prestazioni conto terzi nell’ambito di convenzioni stipulate da enti pubblici e privati col Dipartimento di Scienze della Terra.

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Osservazione al microscopio di sezioni sottili e microfotografia di calcare del Cretaceo a foraminiferi bentonici.

 

 

 

 

 

 

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