Forni e Muffole
RADRL: Prof. Alberto De Bonis
Preposto: Dr. Abner Colella
Stanza: L2 T-04
 

Il laboratorio è equipaggiato con strumentazioni per l’essiccazione e la calcinazione di campioni e polveri di roccia e con forni a muffola per prove di laboratorio e cotture ad alte temperature (1100, 1400 e 1600 °C). Sono disponibili celle climatiche per la simulazione ambientale di cicli di gelo/disgelo e cicli secco/umido, strumenti per la determinazione tempi di presa di malte a base di leganti idraulici, per la determinazione della resistenza all’usura e alla frammentazione per aggregati lapidei, per l’effettuazione di termoanalisi simultanee (TG, DTA, DSC) e per la misurazione della dilatazione termica per campioni di roccia. Sono disponibili inoltre separatori magnetici di granulati di roccia.

Strumentazioni

Cella climatica LONOS TEST G-CELL 035.

Cella climatica BINDER MK53.

Cella climatica BINDER KBF115.

Forno a muffola Nabertherm HTC 08/14.

Forno a muffola Nabertherm HTC 08/16.

Forno a muffola FS.3.

Forno a muffola NANNETTI LKN84.

Forno BINDER ED53.

Stufa da laboratorio ECOCELL LSIS-B2V/EC55.

Stufa a ventilazione naturale ISCO STE300.

Termoanalizzatore NETSCH STA409.

Macchina Micro-Deval CONTROLS 48-D5242/G.

Macchina Los Angeles CONTROLS 48-D0500.

Separatore magnetico isodinamico di FRANTZ co. L-1.

Bilancia analitica da laboratorio Mettler AJ150.

Ago di Vicat TECNOTEST 0361/S.

 forni1

Cella climatica LONOS TEST G-CELL 035

 

forni2

Macchina Micro-Deval CONTROLS 48-D5242/G

forni3

Forno a muffola di alta temperatura Nabertherm HTC 08/14

 

forni4

Forno a muffola NANNETTI LKN84

Microscopia Ottica 1
RADRL:  Prof. Lorenzo Fedele
Preposto: Dr. Vincenza Guarino
Stanza: L1 4-60
 

Il laboratorio di Microscopia Ottica 1 è equipaggiato di strumentazioni per l’osservazione e l’acquisizione di immagini e video attraverso l’utilizzo sia di un microscopio polarizzatore in luce trasmessa che di uno stereomicroscopio, ed è rivolto allo studio di qualsiasi materiale naturale ed artificiale.

L’osservazione e la successiva acquisizione, con la scelta di una opportuna scala di riferimento, possono essere effettuate su sezioni sottili, su sezioni stratigrafiche, su piccoli frammenti, e su separati di minerali o vetro.

Il laboratorio è dotato anche di un microscopio a luce riflessa, utile per l’osservazione in sezione sottile di minerali quali ossidi e solfuri, e minerali nativi come l’oro e il rame.

Il laboratorio è inoltre dotato di un programma per l’analisi modale, utile per elaborare stime quantitative dei costituenti caratterizzanti i materiali che si vogliono esaminare, e di uno scanner Canon, con PC e software dedicato, che può essere utilizzato per scansionare sezioni sottili.

 

Strumentazioni

 

N.1 Microscopio Polarizzatore OPTIKA B-600 POL, con supporto per alloggiare la fotocamera ZEISS

Microscopio Polarizzatore OPTIKA B-600 POL
 

N.1 Microscopio Polarizzatore OPTIKA B-600 POL-I, per osservazioni in luce polarizzata e in luce riflessa con supporto per alloggiare la fotocamera ZEISS.

Microscopio Polarizzatore OPTIKA B-600 POL-I,
 

N.1 Microscopio Polarizzatore LEITZ Laborlux 12 POL

Foto 04
 

N.1 Stereomicroscopio LEICA S8AP0 con supporto per alloggiare la fotocamera ZEISS

Foto 05
 

N.1 Fotocamera ZEISS Axiocam 105 color. Computer ASUS con il software ZEN 2.3 (blue edition) [@ Carl Zeiss Microscopy GMbH, 2011] che consente l’acquisizione e l’elaborazione di immagini attraverso l’utilizzo della fotocamera ZEISS

 fotocamera ZEISS Axiocam 105 color
 

Computer con Programma LEICA per Analisi Modale attraverso il software Leica QWin

Computer con Programma LEICA per Analisi Modale
 

Scanner Canon, con PC e software dedicato, per scansionare sezioni sottili

Scanner Canon
Caratterizzazione Lapidei
RADRL: Dr. Abner Colella
Preposto: Dr. Claudia Di Benedetto
Stanza: L2 T-03
 
Il laboratorio di Caratterizzazione Lapidei è in grado di effettuare prove di caratterizzazione fisico-meccanica su pietre naturali e/o agglomerati lapidei in conformità con le normative nazionali ed internazionali (NorMaL, UNI, UNI EN, ASTM, etc.).
Le apparecchiature e strumentazioni consentono di determinare:
  • Porosità e distribuzione dei pori (intervallo macro-meso) per intrusione di Hg;
  • Porosità totale aperta per intrusione di He;
  • Resistenza a compressione uniassiale semplice e a flessione;
  • Resistenza all’abrasione e all’urto;
  • Capacità d’assorbimento d’acqua con pesata idrostatica;
  • Velocità di propagazione delle onde ad ultrasuoni primarie;
  • Dilatazione di provini di roccia per immersione totale in acqua (swelling test);
  • Alterabilità/degradabilità di provini sottoposti a cicli di corrosione per nebbia salina;
  • Durezza Rockwell superficiale e Brinell.
Strumentazioni
Porosimetri ad intrusione di mercurio THERMOFINNIGAN (serie Pascal 140/240/440)
Presse per prove a compressione semplice e flessione CONTROLS C5600/50-C8232 con centralina di gestione MCC8
Apparecchiatura per prove d’abrasione CONTROLS 48-D0471*
Picnometro ad elio MICROMERETICS multivolume 1305
Telaio per pesate idrostatiche MATEST V085
Centralina portatile per indagine ultrasonica BOVIAR DSP UTD 1004
Prototipo della LONOS TEST per prove di swelling
Apparecchiatura LONOS TEST per prove ad urto
Camera per prove di corrosione salina F.lli GALLI CORROTEST 500L
Durometro CISAM ERNST NR3 DSR
Bilancia OHAUS Explorer Pro EP613C
Bilancia ORMA TKW-30+
Bilancia GIBERTINI Europe 1700
Cappa ASALAIR 901
Compressore TECNOARIA/CECCATO Fonocompact 2hp (serie 100C2MS)
Trapano a colonna da banco VALEX TR13R

presse2

Pressa

picno

Picnometro

 

urto

Urto

 
 
Geologia Applicata e Geotecnica
 RADRL: Prof. Pantaleone De Vita
Preposto: Dr. Enrico Di Clemente

Il Laboratorio di Geologia Applicata e Geotecnica del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse (DiSTAR) si avvale di un’ampia dotazione strumentale per la caratterizzazione delle proprietà fisiche, indice, meccaniche ed idrauliche delle terre (norme ASTM, UNI, ecc.), sia nel campo saturo che insaturo, nonché per la determinazione dei parametri geomeccanici delle rocce lapidee e degli ammassi rocciosi (Classificazioni RMR e Q-system).

A partire dal primo contributo del Prof. Giovanni Valentini nel 1982, la dotazione strumentale del laboratorio si è accresciuta progressivamente nel tempo ad opera di investimenti effettuati dai docenti coinvolti in ricerche geologico-applicative, afferenti prima al già Dipartimento di Scienze della Terra (DST), ed attualmente al DiSTAR. Dal 2017, grazie ad un finanziamento del Centro Universitario Grandi Rischi (CUGRI), il laboratorio si è dotato di un’importante parco strumentale, consistente, tra le attrezzature di maggiore rilievo, in: pressa per rocce e calcestruzzo da 3000 kN, apparecchiatura per prove di compressione triassiale su terre e rocce ed apparecchiatura per la determinazione della conducibilità idraulica della matrice rocciosa.

L’ampia gamma di prove di caratterizzazione delle terre e delle rocce costituisce un valido supporto a tutte le ricerche di carattere geologico-applicativo per le quali è richiesta la ricostruzione di un modello geologico-tecnico e idrogeologico. Tra queste sono ricomprese, ad esempio, quelle riguardanti i meccanismi di innesco e propagazione di fenomeni franosi, l’analisi di stabilità dei versanti e di pendii artificiali, le problematiche geologico-tecniche nella progettazione di opere dell’ingegneria civile e la caratterizzazione idraulica delle terre per l’analisi dei sistemi acquiferi.

Sono altresì svolte dal laboratorio di Geologia Applicata e Geotecnica del DiSTAR attività per conto terzi riferite a tutte le prove eseguibili con le strumentazioni in dotazione, nel rispetto degli standard previsti dalla normativa tecnica vigente.

Strumentazione

Per le terre, la strumentazione disponibile consente di eseguire la determinazione delle principali proprietà indice, tra cui l’analisi granulometrica ed i limiti di consistenza, e delle principali proprietà meccaniche, come: resistenza al taglio, rispettivamente con le prove di compressione triassiale (Tx-CD, Tx-CU e Tx-UU), anche a stress-path controllato, e la prova di taglio diretto; compressibilità, con la prova edometrica. Le caratteristiche idrauliche dei terreni sono determinate su campioni indisturbati, prelevati con uno specifico campionatore, o ricostituiti: nel campo saturo, mediante permeametro a carico costante e variabile, che consente la stima della conducibilità idraulica; nel campo insaturo, mediante Pressure Extractor e Tempe Cells (Soil Moisture Inc.) che consentono la ricostruzione della curva di ritenzione rispettivamente fino a 5 bar ed 1 bar.

I parametri di resistenza a compressione uniassiale della matrice rocciosa sono determinati mediante pressa da 3000 kN; la resistenza al taglio delle rocce e dei giunti degli ammassi rocciosi sono determinati rispettivamente mediante la cella triassiale per rocce e mediante l’apparecchio di Hoek; la resistenza a compressione della roccia lungo le superfici di discontinuità affioranti e la scabrezza delle stesse sono determinate, in campo, mediante apparecchi portatili e speditivi, rispettivamente il martello di Schmidt e il profilometro di Barton.

Ricerca e didattica

Le attività del Laboratorio di Geologia Applicata e Geotecnica sono primariamente orientate alle attività di ricerca condotte in tesi di dottorato ed altre ricerche svolte nell’ambito di progetti finanziati, nazionali ed internazionali. Inoltre, il laboratorio è la sede di riferimento per le esercitazioni pratiche dei corsi di Geologia Applicata, Idrogeologia, Laboratorio di Geotecnica e Meccanica delle Terree delle Rocce, sia nella laurea triennale che magistrale. Esso offre agli studenti la possibilità di formarsi sulla caratterizzazione fisica, meccanica e idraulica dei materiali geologici e di svolgere la parte pratica e sperimentale della tesi di laurea con l’assistenza di personale tecnico.

Sono altresì eseguite in laboratorio attività di orientamento per studenti delle scuole medie superiori nell’ambito dei programmi ministeriali quali il Piano Lauree Scientifiche (PLS) e l’Alternanza Scuola Lavoro (ASL).

20191028 082705

20191028 082807

20191028 083051

Geofisica Applicata 1 

 RADRL: Prof.ssa Rosa Di Maio
Preposto: Dr. Mauro La Manna
Stanza: Edificio L3. 3-07

Descrizione delle attività

Il Laboratorio di Geofisica Applicata 1 si avvale di una dotazione strumentale per la caratterizzazione delle proprietà fisiche dei materiali terrestri attraverso la determinazione di parametri di tipo elettrico, elastico e termico, nonché delle loro variazioni al variare delle diverse proprietà fisico-strutturali dei materiali esaminati, quali porosità, fratturazione, grado di saturazione, umidità, etc.

In particolare, nel laboratorio si caratterizzano campioni di roccia, di suolo e di materiale da costruzione attraverso la determinazione dei seguenti parametri fisici: resistività elettrica, caricabilità, polarizzazione spontanea, velocità delle onde elastiche, temperatura. Le misure dei parametri elettrici ed elastici sono generalmente effettuate al variare del contenuto d'acqua, per la costruzione di curve caratteristiche dei parametri esaminati in funzione del grado di saturazione dei campioni o in funzione della specie e percentuale di elementi contaminanti del fluido utilizzato per la saturazione.

Le misure di microgeofisica su provini simulanti materiali murari sono generalmente realizzate mediante indagini 2D o 3D, per l'individuazione delle variazioni dei parametri resistività, potenziale spontaneo e velocità delle onde sismiche, e attraverso rilievi di termografia all'infrarosso termico, per la determinazione delle variazioni di temperatura della superficie dell'oggetto d'indagine. La definizione di tali variazioni consente di caratterizzare, attraverso opportuni processi di modellizzazione dei dati acquisiti, le cause endogene di degrado dei materiali (i.e. porosità, fessurazione, delaminazione, umidità, etc) in termini di profondità, geometria e natura delle sorgenti di anomalia.

Strumentazione in dotazione presso il Laboratorio:

  • Georesistivimetro STING R1 IP (Advanced Geosciences, Inc.)
  • Multimeter/Switch System KEITHLEY 2700 con scheda Multiplexer 20 Channels
  • Generatore di tensione HP 6920B
  • Voltmetro digitale MULTIMETER HP 34401A ad alta precisione (1mV) e risoluzione (0.0001%)
  • Amperometro FLUKE 8840A ad alta precisione (1 mA) e risoluzione (0.005%)
  • Generatore di impulsi ultrasonici CONTROLS E46
  • Trasduttori con frequenza centrale di risonanza di 54 kHz e 150 kHz
  • Oscilloscopio analogico HAMEG INSTRUMENTS HM 2005
  • Convertitore analogico/digitale ad alta velocità PICO ADC-200
  • Bilancia di precisione
  • Forno per essiccamento campioni
  • Campana di vetro per vuoto
  • Pompa per vuoto
  • Sistema per tomografie geoelettriche multielettrodo (con elettrodi ECG) per misure microgeofisiche
  • Provini simulanti strutture architettoniche con difetti

Ricerca e didattica

Le prove messe a punto all’interno del laboratorio sono orientate allo sviluppo della ricerca in diversi campi della geofisica e della geologia applicata e servono in particolare allo studio dei fenomeni franosi e all’analisi della stabilità dei versanti, alla caratterizzazione degli acquiferi attraverso la definizione di relazioni funzionali tra parametri geofisici e idrogeologici, allo studio dei fenomeni di inquinamento di suoli e falde attraverso la definizione di relazioni funzionali tra parametri geofisici e natura e concentrazione di elementi inquinanti e all’individuazione delle cause endogene di degrado di strutture architettoniche di interesse ingegneristico e/o dei Beni Culturali.

Il laboratorio è anche utilizzato per le esercitazioni pratiche degli insegnamenti di Geofisica Applicata ed Esplorazione Geofisica con Metodi Elettromagnetici, e per lo svolgimento di attività di orientamento per studenti delle scuole superiori e di attività sperimentali relative allo sviluppo di Tesi di Laurea (triennali/magistrali) in Scienze Geologiche e di Tesi di Dottorato in Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse.

 geofappl1 depressurizzazione

Fase di depressurizzazione dei campioni (a) e di saturazione per risalita capillare (b).

geofappl1 resistivita

Strumentazione per effettuare le misure di resistività (a) e di velocità delle onde P (b). (c) Forno per l'essiccamento dei campioni durante il ciclo di misurazioni.

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